IL talento è innato o costruito?I bambini precoci



Una vecchia questione rieditata dal film Florence, una donna appartenente all’alta società, appassionata della musica e della cultura, che, pur non avendo talento riusci grazie al forte impegno, cantare e ad incidere dischi. Una dimostrazione che in assenza di talento il forte impegno può dar luogo a grandi risultati. Al contrario la presenza di talento se non coltivata e ben sostenuta  dall’ambiente si perde. (Dunque integrazione tra natura e cultura!) E’ ciò che accade a molti bambini precoci i quali hanno poten zialità straordinarie ma che, non riconosciute, non solo si perdono ma diventano problematiche per il bambino stesso. Le potenzialità cognitive hanno bisogno di una base psicoaffettiva per potersi sviluppare. Molti bambini provvisti di un alto QI hanno una vita emotiva carente e questo incide sull’espressione futura delle loro abilità. Qual è l’origine  della precocità non è ancora molto chiaro. Qualche dato ci viene dalla neurobiologia: la durata del sonno di un bambino precoce è superiore a quella osservata nel bambino “normale”, con un maggior numero di cicli, una durata del ciclo più breve ed un ingresso più rapido nella fase del sonno paradosso. La coordinazione oculomotoria è maggiore con una più alta capacità di organizzare le informazioni legate agli stimoli dell’ambiente. La memoria a breve termine potrebbe immagazzinare più informazioni con un tempo  di conservazione più lungo. Rimane difficile spiegare perché il bambino precoce presenti il bisogno “compulsivo” di apprendere. Egli sin dalla più tenera età oltre ad una particolare padronanza del linguaggio, mostra  un’estrema curiosità verso tutto. Molti bambini precoci non capiti e non sostenuti diventano adulti sofferenti, al limite della nevrosi e della depressione.

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