Neuroscienze: che cos'è la ricerca scientifica per Jean Pierre Changeux



Che cos'è la ricerca scientifica per Jean Pierre Changeux




 “Credo che la ricerca proceda seguendo un po’ le regole darwiniane, vale a dire che ci sono tentativi ed errori e che non si può veramente progredire se non attraverso metodi che mettano alla prova le idee… ma non si hanno sempre idee buone, e anche i più grandi scienziati si sono sbagliati. È evidente che bisogna avere tempo e idee giuste (avere solo idee sbagliate non è certo raccomandabile per uno scienziato!) ma bisogna anche riconoscere i propri errori. Talvolta non si fanno grossi errori, ci sono scienziati che hanno avuto sempre progressi, ma occorre anche saper limitare la portata dei propri lavori scientifici, sapere che ci sono sempre dei limiti a un’interpretazione scientifica, che questa non è un dogma teologico perché la scienza non è dogmatica, è una ricerca di verità e quindi è sempre qualcosa da mettere alla prova.

NEUROSCIENZE.Il caso Henry Molaison

Il caso Henry Molaison
Nel 1953 all’età di 27 anni Henry Molaison, sofferente di una grave forma di epilessia (poteva avere fino ad 11 attacchi in un giorno), fu sottoposto ad un intervento devastante . Divenne il caso più studiato in tutta la storia della medicina. Escoville,  un giovane medico  spregiudicato, individuò l’origine dei suoi attacchi nel lobo temporale mediale e procedette alla ablazione di tre quarti dell’ippocampo, del giro paraippocampale e dell’amigdala. All'epoca si sapeva poco della funzione di queste strutture cerebrali. L'ippocampo fu succhiato attraverso una cannula. Henry, dopo l’intervento, non riusciva più a consolidare nuovi ricordi.